Questo sito web utilizza i cookie per migliorare l'esperienza dell'utente. Utilizzando il nostro sito l'utente acconsente a tutti i cookie in conformità con la Normativa sui Cookie.   Leggi tuttoOk
ANNEGAMENTOADULTI

Per aiutare una persona che rischia di annegare, è importante non esporre se stessi al pericolo ed estrarre velocemente il soggetto dall’acqua, per risolvere l’eventuale insufficienza respiratoria.


Per aiutare una persona che rischia di annegare, bisogna fare attenzione a

  • evitare di esporre se stessi al pericolo: è molto difficile soccorrere una persona in acqua senza rischiare di danneggiare noi stessi  
  • risolvere l’insufficienza respiratoria della vittima:  questo è  il problema più grave che può verificarsi

Una persona che si trova in difficoltà in acqua (esaurimento delle forze, tuffo, caduta accidentale,  ecc.) tende ad agitarsi, immergendo sempre di più nell’acqua il volto e in particolare la bocca. Come riflesso spontaneo, la glottide si chiude per evitare che l’acqua entri nei polmoni: la conseguenza è che il soggetto rimane in apnea e in questa l’acqua può entrare invece nello stomaco. Se la persona non viene soccorsa in tempo, la mancanza di ossigeno può causare perdita di coscienza, arresto respiratorio e arresto cardiaco.

COSA FARE


Dare l’allarme
Se in acque interne (piscine, fiumi, laghi) o vicino alla riva del mare

  • CHIAMARE IL 118

Se in mare aperto

  • CHIAMARE LA CAPITANERIA DI PORTO: NUMERO 1530
  • LANCIARE IL MAYDAY VIA RADIO: CANALE 16 


Rimuovere l’infortunato dall’acqua

Solo i soccorritori più esperti sono in grado di soccorrere in acqua una persona. 
Se possibile, non entrare in acqua per non esporsi al pericolo.
Se necessario entrare in acqua, aiutarsi con oggetti galleggianti semplici (salvagente, tavoletta o piccolo parabordo) per sostenere se stessi e la vittima.


Una volta fuori dall’acqua, valutare se la persona è cosciente e respira

  • Se respira ed è cosciente: porre il soggetto in posizione laterale di sicurezza, a meno che non abbia difficoltà a respirare e preferisca la posizione seduta (vedi immagine PROCEDURA PER POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA)
  • Se respira, ma non è cosciente: porre il soggetto in posizione laterale di sicurezza (vedi immagine PROCEDURA PER POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA)

  • Se non respira regolarmente e non è cosciente: liberare la bocca da foglie o alghe, se impediscono la respirazione, e iniziare subito le manovre di rianimazione cardiopolmonare  (vedi video RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE NELL'ADULTO)

Nota: la posizione laterale di sicurezza permette che l’eventuale vomito, molto frequente in questi casi per l’acqua entrata nello stomaco, fuoriesca liberamente evitando l’aspirazione nei polmoni.


Spesso le persone tratte fuori dall’acqua presentano ipotermia (abbassamento eccessivo della temperatura corporea), consultare la scheda specifica. 

COSA NON FARE


Non perdere la calma.

Non esporre se stessi al pericolo nel tentativo di soccorrere l’infortunato.
Evitare di entrare in acqua se non strettamente necessario, e comunque mai senza un supporto galleggiante (salvagente, tavoletta o piccolo parabordo).

Non eseguire manovre di disostruzione delle vie aree, se le vie aeree non sono ostruite da un corpo estraneo.
Le compressioni addominali o le altre manovre per liberare le vie aeree, se non necessarie, possono favorire il vomito, con rischio di aspirazione nei polmoni. 
Attenzione: l’acqua non deve essere considerata un corpo estraneo. 

Non somministrare bevande.

Salva una vita
Ministero della salute
OTTIENI - Su Google Play
X